80 mila euro per questo francobollo da 40 centesimi: controlla se è uguale a quello in foto

Se volessimo cominciare una collezione di francobolli d’epoca, quello che dovremmo iniziare a pensare è la ricerca di pezzi che si presentano unici nella loro caratterizzazione non solo nominale, ma anche collezionistica. Sì, perché quando si valuta il valore di un francobollo raro si tengono in stretta considerazione alcuni aspetti importanti.

Fra questi sicuramente il suo iniziale valore, e poi tutto ciò che gira intorno al francobollo. Ecco perché un semplice francobollo da 40 centesimi può arrivare a toccare cifre incredibili. In questo articolo, vi indicheremo come iniziare una collezione di francobolli, a chi rivolgervi in caso di necessità e vi daremo alcuni esempi tra i francobolli che hanno un valore interessantissimo.

Come iniziare a collezionare francobolli?

Quello della filatelia, ovvero la passione del collezionismo di francobolli, è un mondo ammirato da moltissimi appassionati, perché i francobolli, diciamoci la verità, sono belli, vari e raccontano tanti spaccati della vita umana. La loro nascita è legata in particolar modo alla volontà di facilitare le comunicazioni tra una parte e l’altra del mondo, riducendone i costi. Quando nel XIX secolo si iniziò questo percorso, i francobolli divennero a tutti gli effetti mezzi attraverso cui poter comunicare.

Iniziare una collezione di francobolli è molto semplice: basterà contattare innanzitutto un esperto di filatelia per capire quali sono i pezzi più facilmente rintracciabili e che abbiano ovviamente per un primo momento costi accessibili; successivamente frequentando fiere di filatelia ed entrando a far parte di club specifici la tua raccolta sicuramente si ingigantirà.

Ma quanto può valere davvero un francobollo da 40 centesimi?

Il valore di un francobollo, è bene ricordarlo, non è quello nominale, ovvero quello di acquisto. Il tutto è legato al momento storico in cui viene stampato, al numero di pezzi stampati e messi in circolazione, al fatto che possa essere un pezzo legato a un evento in particolare, e poi alla presenza di possibili errori. Ecco perché tutto resta piuttosto volubile e relativo. Questi i pezzi più preziosi:

  • British Guiana Black Magenta: questo in realtà costava 1 centesimo. Ma è il più raro e prezioso francobollo nella storia della filatelia, che ha raggiunto un valore di 9 milioni di euro
  • 5 Rappen: stampato nel 1851, presenta dei colori azzurri e chieri, ma lo troviamo anche con il rosso, ed è stato venduto all’asta per la modica cifra di 20 mila euro.
  • Italia Lire 1,75 del 1929: questo francobollo è stato emesso durante il regno di VIttorio Emanuele III, presenta una dentellatura di 13,75 con una stampa calcografica; il suo valore arriva a superare anche i 30 mila euro.

Questi tre esempi ci permettono di individuare le caratteristiche fondamentali dei francobolli più rari. Sono dei comunissimi francobolli, infatti, usati per le spedizioni e che erano in circolazione esattamente come tutti gli altri. Ma per fattori legati alla rarità, allo stato di conservazione pressoché immacolato e a ciò che raccontano di un determinato contesto storico, assumono oggi un valore collezionistico di tutto rispetto.

Collezionare francobolli, oggi, è un passatempo che ha assunto, tuttavia, un aspetto di grande importanza. Non tutti infatti possono avvicinarsi a questo mondo che risulta complesso e spesso ricco di dettagli, tutti fattori che inevitabilmente richiedono uno studio approfondito del settore. Studiare diventa il principale motivo per migliorarsi e dare modo alla propria collezione di acquisire un certo prestigio.

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