L’aloe vera risulta essere assolutamente sulla cresta dell’onda nei vari utilizzi cosmetici o comunque legati al benessere della persona in particolare grazie al web, ed alla ottima capacità che ha questa pianta succulenta di riprodurre le proprie parti, foglie incluse anche se queste vengono separate e tagliate. Coltivare l’aloe è qualcosa che possiamo effettuare senza particolari conoscenze in ambito botanico.
L’aloe infatti fa parte di quelle piante che dalle tradizioni culturale ed officinali oramai onnipresenti anche nel resto del mondo sono divenute conosciute proprio in base al loro utilizzo, che in questo caso non è alimentare ma per l’appunto cosmetico. Tuttavia l’aloe è anche una eccellente pianta ornamentale facile da curare oltre che da coltivare.
Aloe vera da coltivare
L’aloe non è una pianta nativa del nostro continente, bensì deriva dalle varie forme di vegetali succulenti ossia dalla presenza interna alle foglie di notevoli quantitativi di acqua, delle Americhe, in particolare delle zone più aride della zona centrale e settentrionale dell’intero continente. La loro capacità di trattenere liquidi la rende facile da curare.
La produzione di aloe vera su vasta scala esiste da secoli, in particolare nelle zone dell’America Latina dove la parte interna della pianta viene impiegata come idratante ma anche come prodotto alimentare vero e proprio. Dagli anni 50 del Novecento la diffusione dell’aloe vera come cosmetico ad esempio anti scottature è divenuto costante.
Procedura completa
Tuttavia anche l’aloe vera va compresa nei suoi bisogni e necessità, pur essendo anche facile da replicare e coltivare. Non c’è infatti bisogno di fare ricorso ad un seme, ma possiamo semplicemente moltiplicare l’aloe vera da una pianta già cresciuta, cosa che viene già effettuata come operazione su vasta scala in numerosi paesi.
- Basta prelevare un pollone ossia un germoglio giovane di una pianta più grande
- E’ sufficiente poi munirsi di un vaso abbastanza grande, circa 25 – 30 minimo di diametro abbastanza profondo
- Sul fondo andrà piazzato uno strato di ghiaia, sabbia o argilla espansa in buona quantità in quanto la pianta soffre molto i ristagni idrici
Generalmente la ghiaia o il terreno drenante deve essere circa 1/4 del contenuto del vaso, poi potremo aggiungere terriccio standard e portare il tutto ad una buona esposizione solare ma non diretto, un ambiente soleggiato andrà benissimo. Il pollone dovrà essere interrato per alcuni centimetri dopo aver scavato nel mezzo.
E’ una buona idea non irrigare nelle prime giornate almeno per una decina di giorni, così da dare il tempo alla pianta di germinare. Proprio l’eccessiva umidità è un problema per questo andrà assolutamente concepita una irrigazione a partire dalla 3 settimana che sia però molto leggera.
La pianta crescerà in fretta e potrà essere gestita facilmente anche da chi non è dotato di pollice verde.