L’ibisco, chiamata anche Hybiscus, è una pianta conosciuta in ogni parte del mondo. È di tipologia erbacea appartenente alla famiglia delle Malvaceae, originaria dell’Asia dai fiori ricchi di colore e armoniose. Per chi desidera sapere quando potarla, l’esperto ha deciso di dare qualche consiglio per avere una crescita costante e sana.
Le dimensioni della pianta possono variare a seconda della sua collocazione, infatti in appartamento tende ad restare di piccole dimensioni. Se cresce all’esterno, la pianta può raggiungere anche i due metri di altezza. In ogni caso, come accennato, la potatura è importante al fine di potersi occupare di lei costantemente.
Come si pota l’ibiscus?
Nella maggior parte dei casi, la pianta si sviluppa da un fusto principale chiamato astone. Da qui si diramano 4 rami su cui nascono le gemme ed è molto importante controllare il loro stato. L’intensità della potatura può variare se si possiede una pianta da esterno oppure in vaso: nel primo caso si richiede una sforbiciata da 15cm dalla base.
Nel secondo caso, invece, si può effettuare una potatura leggera tagliando qualche centimetro per ogni rametto. È anche possibile lasciare intatti i rami nuovi, lavorando direttamente su quelli degli anni precedenti. Così facendo si potrà avere una forma nuova dell’ibisco dando vita a gemme e fiori per tutto l’anno, utilizzando gli strumenti giusti.
Il consiglio dell’esperto su quando potare l’ibiscus
Non tutti conoscono questa pianta per i suoi effetti benefici. Nella maggior parte dei casi viene considerata per il verde delle foglie, il colore vitaminico dei fiori e per la sua forma ideale per un ornamento in casa o in giardino. In realtà, l’ibiscus è ricco di proprietà come per esempio:
- Ha un effetto astringente ed emolliente;
- Possiede proprietà diuretiche e digestive;
- È un ottimo tonico e calmante.
Per ottenere una fioritura di alta qualità, il momento migliore per potare l’ibisco è a fine autunno e/o a inizio primavera. È una pianta che si adatta bene agli esterni, ma ricordiamoci sempre che preferisce un clima tropicale. Questo vuol dire che la primavera rappresenta la fine del suo inverno biologico.
È comunque un tipo di pianta resistente, per questo motivo può adattarsi ad ambienti con climi rigidi e freddi. La sua crescita sarà minore e la fioritura meno rigogliosa, ma comunque possibile prenderla in considerazione. Prima di procedere con la potatura è importante capire come muoversi, a seconda del tipo di clima e della sua forma senza comprometterla.