Quando parliamo di bonsai, facciamo riferimento a queste piccole piante, che dimostrano di avere un forte potere attrattivo anche nei confronti di quanti sono in grado di non amare per niente le piante, e il mondo della Natura in generale. E’ un’attività quella dedicata alla cura dei bonsai molto popolare, ma richiede una grande sfida per quanto riguarda impegno e attenzione da dedicare, per poter godere sempre e con costanza della sua bellezza.
Ma come curare al top una pianta di bonsai? Che varietà scegliere? E soprattutto come e dove tenerla? In questo articolo cercheremo di rispondere a tutte le vostre domande e perplessità, mostrandovi tutti i pregi queste piante così speciali, illustrandovi anche la sua storia, e il motivo per cui la fama del bonsai è cresciuta nel tempo, rendendole davvero speciali.
Il bonsai: perché così speciale?
Per la cultura giapponese, il bonsai è un piccolo albero, proprio in miniatura, che è stato pensato per riprodurre il piccolo una pianta già esistente in natura. Una specie di esperimento, che viene iniziato nella Cina del 700 d.C., dove si usava coltivare questi alberi nani chiamati pun-sai. Bonsai, nel suo significato più profondo, significa: bon contenitore sottile e sai pianta, che simboleggia, in particolare, il rapporto armonioso che esiste tra l’uomo e la natura.
Ma è anche simbolo di equilibrio, tra l’albero che definiamo originali, piantato in terra, e quello rielaborato, che invece troviamo in vaso, in una condizione miniaturizzata. Insomma, un modo per ammirare la natura e godersela dentro casa, senza fare il minimo sforzo, se non quello di curare e avere attenzione nei confronti della nostra pianta.
Come curare un bonsai?
Avere cura di un bonsai è un’attività davvero dettagliata, perché si tratta di un piccolo albero, che a differenza dell’originale, è il risultato di un lavoro di rimpicciolimento che richiede tempo e sicuramente anche un lavoro di tutto rispetto. Per questo motivo, occuparsene non deve essere considerato cosa di poco conto, anzi deve includere un progetto di lavoro di grande impatto:
- si consideri la luce, ma non cerca il sole, sopratutto nelle ore di punta, quelle più calde dell’estate
- la temperatura ideale varia a seconda della varietà, ma in genere cercano qualcosa si attesti come mite.
- l’acqua deve essere data regolarmente, ma senza abbondare e assicurandosi che scorra via dai fori di drenaggio del vaso.
- il terriccio deve essere ricco di sostanze nutritive e la pianta va rinvasata ogni 2-3 anni, utilizzando un terriccio specifico per bonsai
Un aspetto che spesso non si considera è che il bonsai va potato, donando alla tua pianta sempre la forma che preferisci, per stimolare tra le altre cose anche la ramificazione; è una pratica che va effettuata con una certa frequenza, come anche la concimazione, usando sempre prodotti specifici. Inoltre, opta sempre per un tipo di bonsai adatto a te, alle tue esigenze e alla zona in cui vivi.
I bonsai hanno come pregio quello di prediligere ambienti particolarmente umidi, quindi vanno benissimo zone dove c’è tanta acqua. Ma richiedono altrettanta pazienza in quanto a risultati; quindi è bene non scoraggiarsi se non si ottiene subito quello che si spera perché ci vuole tempo per le cose belle, e un bonsai è proprio tra queste. Ricorda di tenerti sempre aggiornato, regalandoti qualche momento di studi attraverso guide e libri sui bonsai.