Come coltivare il pistacchio: il metodo è infallibile

Che cosa sappiamo del pistacchio? Tanto per cominciare che è da annoverare tra la frutta secca e che poi è davvero inconfondibile per il suo colore verde che lo rende davvero unico e lo fa piacere davvero a tantissime persone, ad esclusione di chi soffre di qualche intolleranza o che per qualche motivo non lo può mangiare.

E’ una pianta che ad ogni modo può anche essere coltivato in casa e per farlo è necessario tenere conto di piccole accortezze che in qualche modo possano aiutare a non sbagliare. La prima cosa da sapere è che è una pianta longeva che può avere una vita lunga anche fino a 200 anni.

Quali sono le tecniche per coltivarlo?

Preferisci i climi caldi ed è da sempre una pianta rustica che si adatta, quello che di certo non sopporta sono le gelate primaverili che delle volte possono portare a dei problemi e possono anche compromettere quella che è la coltivazione in generale e quindi anche la successiva fruttificazione, questo è davvero chiaro.

Coltivarlo non è poi cosi difficile, quello che è certo è che ci vuole pazienza per via del fatto che è una pianta tardiva che ci mette almeno 5 o 6 anni per potere dare i suoi primi frutti e ci vogliono almeno quindici anni prima che possa in qualche modo entrare nella piena della produzione.

Quando fare la semina?

Quindi il periodo della semina è quello autunnale, quello che è necessario fare è cospargere il terreno con del letame e poi piantare gli esemplari ad una distanza che possa essere di almeno sei metri e poi è bene sapere che la pianta si può riprodurre e quindi il consiglio è quello di mettere una pianta maschio e sette femmine

  • Pistacchio come si coltiva
  • E’ una pianta che si adatta
  • Ama il clima caldo

Per quello che concerne la potatura, il pistacchio la ama leggera e questo per via del fatto che è una pianta che impiega molto tempo per potersi cicatrizzare, la cosa importante è quella di eliminare i polloni che in genere crescono sempre alla base del tronco e poi fare anche la cimatura dell’astone.

Non dimenticarsi mai di tagliare quelli che sono i rametti laterali cercando di eliminare quelli malati o che sono secchi ed è una operazione che deve essere fatta sempre con una cadenza annuale e ancora meglio se la cosa avviene nel mese di Ottobre e poi da non dimenticare lo sdradicamento delle piante infestanti.

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