Come mangiare i fichi secchi per abbassare la glicemia: ecco i 3 trucchetti della nonna

Sapevate che i fichi secchi venivano offerti come premio ai vincitori dei Giochi Olimpici dell’antica Grecia? Non solo, chiunque a quei tempi praticasse sport a livello agonistico, aveva captato che si tratta di un alimento capace di donare energia in maniera istantanea, così da riuscire ad avere un’ottima prestazione e grandi risultati.

Nel corso del tempo, i benefici dei fichi secchi sono risultati chiari a tutti. Validi alleati nei confronti della muscolatura, compresa quella cardiaca, i fichi secchi hanno un contenuto nutrizionale veramente valido, e con qualche accorgimento ne possono trarre beneficio anche coloro che soffrono di glicemia alta. Vediamo i 3 trucchetti della nonna in merito:

Fichi secchi e glicemia: i trucchi della nonna

Non è detto che chi soffra di glicemia alta non possa consumare i fichi secchi. Anzi, con qualche piccola attenzione in più tutto è possibile. In particolare, il primo consiglio della nonna è quello di consumarli a stomaco vuoto. In quanto ricchi di fibre alimentari, queste riescono a ridurre l’assorbimento degli zuccheri provenienti dalla consumazione del pasto principale.

Il secondo trucco della nonna è direttamente correlato al primo. La parte dei fichi che contiene maggiore fibra alimentare, è la buccia. Dunque, è consigliato mangiare i fichi con tutta la buccia così da godere dell’effetto precedentemente detto. In aggiunta, il terzo trucco riguarda le quantità: in caso di glicemia alta, è meglio non consumarne più di 3 o 4 al giorno.

Fichi secchi e glicemia: altro da sapere

Nonostante i fichi secchi abbiano un indice glicemico relativamente basso, al loro interno sono comunque presenti degli zuccheri di origine naturale. Proprio per questo motivo, è importante che ci sia qualche accorgimento in più quando li si mangia e si soffre di glicemia alta. Ricapitolando, i trucchi della nonna prevedono di:

  • Consumare i fichi secchi a stomaco vuoto;
  • Consumare i fichi secchi con la buccia;
  • Moderare le quantità: circa 3 o 4 fichi al giorno;

Le fibre dei fichi secchi, presenti sia nella buccia che nella polpa, sono ottime nella regolazione del transito intestinale, prevenendo problemi come la stitichezza. Inoltre, sappiamo bene che le fibre contribuiscono a generare il senso di sazietà e questo può risultare utile nei periodi in cui siamo soliti consumare i fichi secchi.

Adesso che ci stiamo per avvicinare al periodo più magico dell’anno, il Natale, i fichi secchi saranno protagonisti indiscussi dei nostri cenoni. Non è detto, dunque, che chi abbia dei livelli di glicemia troppo alti nel proprio sangue debba per forza rinunciare ai tutti i benefici che sono capaci di dare. L’importante è stare attenti alle quantità!

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